L’Italia immaginata alla radio: alla scoperta di Monte San Savino e Chiusi, città etrusche con un particolare sguardo sulla Val di Chiana.

Chiusi vista dal campanile
Chiusi vista dal campanile

Ma alla fine dei miei giorni vorrei rifare a piedi, sacco in spalla, la strada da Monte San Savino a Siena, costeggiare quella campagna d’olive e d’uve di cui risento l’odore, vedere allora sorgere Siena nel tramonto con i suoi minareti, come una Costantinopoli di perfezione. (Albert Camus)

 

Nel nostro percorso lungo le autostrade d’Italia non potevamo evitare un ritorno sull’A1. Stavolta ci troviamo in Toscana, nel cuore d’Italia, appena prima di entrare in Umbria, per conoscere alcuni luoghi che sono veri capolavori paesaggistici e rappresentano l’immaginario collinare per antonomasia.

Ci troviamo sul tratto che ci permette di conoscere Chiusi e Monte San Savino e con quest’ultima abbiamo voluto familiarizzare in incipit grazie al bel ricordo di Albert Camus.

Monte San Savino è un comune italiano di circa 9 mila abitanti e si trova nel cuore della Val di Chiana in provincia di Arezzo.

Si trova su una collina a circa 330 metri di altitudine e il centro storico è noto per il suo fascino e per la sua tradizione culinaria, con la sua porchetta come piatto locale distintivo.

monte san savino castello
monte san savino castello

Questo luogo è stato un antico insediamento etrusco, la cui presenza è ben documentata a partire dal IV secolo a.C.

Le testimonianze della presenza etrusca derivano dalle vicine necropoli del Castellare e di Case Sant’Angelo, insieme alle fonti di acqua galattofore del Rigo e della Villaccia.

Da non perdere nel centro storico di Monte San Savino i numerosi monumenti e palazzi risalenti al periodo medievale e rinascimentale.

Tra i più significativi spiccano il Cassero, la chiesa di Santa Chiara, il maestoso Palazzo di Monte con i suoi giardini pensili, l’imponente cisterna, le Logge dei Mercanti, il suggestivo Palazzo Pretorio, la Pieve e la affascinante chiesa di Sant’Agostino.

La cisterna sottostante il Giardino del Palazzo di Monte, che ospita l’ufficio municipale di Monte San Savino, è stata costruita tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII secolo. Questo serbatoio d’acqua, noto come “Cisternone“, rappresenta uno dei più grandi depositi idrici in Toscana, secondi solo alle tre cisterne di Livorno. Originariamente, la cisterna raccoglieva acqua per l’uso collettivo della comunità; tuttavia, oggi la sua funzione è quella di irrigare il rigoglioso giardino sospeso al di sopra di essa.

Cisterna di Monte San Savino
Cisterna di Monte San Savino

Sopra la cisterna si trova il Palazzo della famiglia Di Monte, residenza privata divenuta in seguito proprietà dell’amministrazione comunale.

Oggi assume il ruolo di fulcro civico per la città, fungendo da sede per gli uffici e ospitando la Sala del Consiglio. Nel corridoio del primo piano trova spazio la Quadreria Comunale, che presenta i ritratti di distinte personalità savinesi e di membri delle famiglie dominanti della Toscana.

Palazzo di Monte
Palazzo di Monte

Nel suggestivo scenario del Chiostro interno e nell’ampio giardino pensile situato sul retro, vengono celebrati matrimoni civili. Collegato al giardino è un piccolo Teatro all’aperto, impiegato per una varietà di eventi.

Passeggiando per il centro storico spicca il Palazzo Pretorio, risalente al XIV secolo, con al suo centro l’imponente Torre Civica che si eleva a circa 30 metri d’altezza. Si crede comunemente che questa struttura sia stata costruita dai perugini a partire dal 1339, segnando l’inizio della loro dominazione su Monte San Savino.

Infine molto belle da vedere le logge dei mercanti (chiamate anche Loggia del Mercato), una costruzione cinquecentesca in pietra serena nel centro storico. Le logge, prospicienti il Palazzo Del Monte, sede del Comune, sono state ideate come termine della risistemazione rinascimentale operata dalla famiglia Ciocchi del Monte, al termine del XV secolo e per tutta la prima parte del XVI secolo, opera attribuita a Nanni di Baccio Bigio.

Loggia dei mercanti
Loggia dei mercanti

Tra le antiche tradizioni si ha notizia del “Palio savinese”, giostra cavalleresca disputata in passato, il 15 agosto di ogni anno, almeno fin dal 1471. Ogni ultima settimana di Giugno ha luogo inoltre la Notte del Conte Baldovino di Monte San Savino.

Riprendiamo virtualmente l’autostrada in direzione Roma per fermarci nuovamente dopo due uscite e andando a conoscere Chiusi.

Chiusi è un comune italiano di circa 8 mila della provincia di Siena in Toscana, quasi al confine con l’Umbria ed è conosciuto anche per il marchio di qualità turistico-ambientale della Bandiera arancione, conferito dal Touring Club Italiano.

È situato a un’altitudine di 398 m s.l.m. nel mezzo della Valdichiana senese e le prime testimonianze archeologiche fanno risalire il primo insediamento nella zona all’età del ferro.

Chiusi centro storico piazza
Chiusi centro storico piazza

La città etrusca di Clevsins, diventata poi la latina Clusium, aveva un’importanza fondamentale, poiché collocata sull’arteria che collegava Roma all’Etruria settentrionale, seguendo il Tevere e il suo principale affluente, il Clanis, essendo il fondovalle dell’omonima valle estremamente fertile.

Questa piccola e tranquilla località situata agli estremi confini meridionali della Toscana fu una delle più importanti città dell’Impero Etrusco nel periodo compreso tra il 7° e il 5° secolo AC.

La città che si estende davanti ai nostri occhi oggi è un’incantevole armonia di ingegno etrusco, abilità romana, battaglie medievali e rinascimento.

Forse, il racconto più suggestivo di Chiusi è quello del Re Porsenna: la sua storia, molto romanzata, parte da un fatto realmente avvenuto: la sua conquista di Roma. Il suo coraggio e il suo genio militare hanno alimentato nei secoli le storie e secondo una di queste il suo sarcofago era contenuto all’interno di un carro d’oro trainato da 12 cavalli e scortato da una gallina e da 5.000 pulcini tutti fatti completamente d’oro.

Si narra che questo tesoro sia nascosto sotto la città, nel complicato labirinto sotterraneo lasciato in eredità gli Etruschi e distrutto è stato poi distrutto dai Romani.

campanile Duomo Chiusi
campanile del Duomo Chiusi

La città sotterranea vale una visita e permette di visitare in piccola i labirinti di tunnel che corrono sotto la città. I tortuosi tunnel sono stati scavati nella pietra e sono caratterizzati da una ricca collezione di lapidi, le cui incisioni possono dare alcune informazioni sulle civiltà etrusca e romana.

Nel museo della cattedrale è interessante comprendere il sistema di filtraggio e raccolta delle acque della popolazione etrusca.

La cattedrale di Chiusi è una delle più antiche chieste toscane e fu costruita nella metà del VI secolo con l’utilizzo di materiale di recupero, anche se la facciata in travertino risale alla fine del 19° secolo

Altro punto di interesse è il Museo Etrusco con la visita alle tombe etrusche.

museo etrusco chiusi
museo etrusco chiusi

Un suggestivo angolo di Chiusi da vedere è quello della Chiesa e convento di San Francesco, con un esterno fatto tutto di mattoni e realizzato nel XIII secolo in stile gotico-francescano; l’interno, è composto da una sola navata ed ha incorporato un’antica chiesa lombarda dedicata all’arcangelo Michele.

Facendo un giro nei dintorni è interessante visitare il lago di Chiusi, dove si si narra che ebbe luogo il leggendario volo di Santa Mustiola: perseguita ed imprigionata dall’imperatore, riuscì a raggiungere il lago costruendo una sorta di imbarcazione con il suo mantello, che le permise di attraversare lo specchio di acqua. Secondo la leggenda, ogni anno il 3 luglio, all’alba, puoi vedere la scia del mantello di Mustiola riflessa nell’acqua.

Da segnalare infine il Tria Turris, Festival degli artisti di strada nel Medioevo, con battaglie, tornei, banchetti, artigiani, giochi di coraggio tra i vari rioni medievali ed una sfilata in colorati costumi del periodo con sbandieratori, tamburini e molto altro ancora. Tutto questo culmina con il Palio delle Torri che si disputato di domenica a fine giugno.