La Transiberiana d’Italia: il viaggio lento alla scoperta dei piccoli borghi tra Abruzzo e Molise.

La transiberiana d'Italia in mezzo alla neve
La transiberiana d'Italia in mezzo alla neve

“Il treno è una visione laterale della vita; non fai in tempo a vederla ed è già passata.” (Paolo Rumiz)

 

Poche settimane fa abbiamo fatto un viaggio lontano, andando a scoprire il percorso della Transiberiana in Russia. Forse non molti sanno che esiste un percorso in treno che si sviluppa in Italia e che viene nominato allo stesso modo.

Andiamo così a conoscere la “Transiberiana d’Italia”, il treno storico che percorre il suo tragitto in quella che viene definita la “Ferrovia dei Parchi”. Un’escursione che attraversa il cuore verde di Abruzzo e Molise, in mezzo ad aree protette di flora e fauna, superando gole strette e montagne meravigliose. Un percorso spettacolare per conoscere i piccoli e grandi borghi dove la storia e le tradizioni locali sono ancora vive.

Nato per volontà della “Fondazione FS italiane”, la partenza dei treni storici sulla Ferrovia dei Parchi permette di cominciare molti viaggi “a passo lento”. Quello della Transiberiana d’Italia comincia il proprio viaggio da Sulmona, in provincia dell’Aquila, per arrivare fino a Roccaraso.

treno su viadotto
treno su viadotto

Un viaggio andata e ritorno che riporta in azione linee dismesse e fa ascoltare di nuovo l’evocativo fischio del treno sull’altipiano e nelle piccole stazioni locali.

Lungo le fermate è possibile fare visite guidate, escursioni a piedi e in e-bike per visitare il territorio del Parco Maiella.

Il tragitto vede la partenza dalla stazione di Sulmona per poi salire tramite un itinerario panoramico verso la Valle Peligna e il Colle Mitra, entrando in questo modo nel territorio del Parco Nazionale della Maiella. Qui è possibile visitare i borghi di Campo di Giove, di Palena, Pescocostanzo, Rivisondoli fino ad arrivare a Roccaraso.

veduta di Capo Giove
veduta di Campo Giove

Un treno che viaggia lento, finalmente, per un turismo da trekking e bike, con scarpe comode per curiosare poi sui sentieri e con una macchina fotografica sempre pronta ad immortalare le bellezze della natura.

La Ferrovia dei Parchi fu inaugurata nel 1897 come Sulmona-Isernia per consentire il collegamento dagli Abruzzi verso il versante tirrenico e Napoli e solo in tempi recenti si è fatta conoscere con l’appellativo de “La Transiberiana d’Italia”.

Si tratta di un’espressione molto evocativa che vuole dare una forte dare carica emotiva al viaggio.

percorso ferrovia Sulmona-Isernia
percorso ferrovia Sulmona-Isernia

L’espressione Transiberiana d’Italia fu coniata dal giornalista e scrittore Luciano Zeppegno che, trovandosi a viaggiare nel 1980 su un treno in questa tratta, rimase impressionato dalla forte e nevicata incontrata durante il percorso sugli altipiani abruzzesi, immaginando probabilmente atmosfere siberiane durante questa intensa esperienza.

Con la chiusura della ferrovia il progetto che ha ridato vita alla Ferrovia dei Parchi si inserisce in un progetto più ampio della Fondazione FS Italiane, organismo nato nel 2013 per tutelare il patrimonio dismesso delle carrozze d’epoca e delle linee ferroviarie cadute in disuso perché non più competitive dal punto di vista economico.

interni treno storico
interni treno storico

In Italia è possibile vivere l’emozione di un treno che attraversa lentamente il cuore interno della penisola grazie a nuove tratte, come la Ferrovia del Centro Italia (Sulmona – L’Aquila – Rieti – Terni);

la Ferrovia dell’Irpinia (Avellino-Lioni), la Molise Express (Termoli-Campobasso), che permettono di addentrarsi tra boschi e vallate, toccando borghi, sorgenti, valicando tratti sinuosi e a volte scoscesi del Bel Paese.

Viaggi che permettono di approfondire il patrimonio storico culturale delle regioni che vengono attraversate. Racconti sulle vecchie ferrovie, sulle comunità e sulle tradizioni locali, con un forte accento indirizzato verso la natura e la conoscenza del territorio dal punto di vista antropologico e geografico.

Un’Italia senza trucchi, tipica ma non da vetrina folkloristica, per mostrare ancora la vita di tutti i giorni. Un’esperienza che stimola la conoscenza ma anche la fantasia, perché il percorso sul treno d’epoca è la riscoperta di un viaggio senza tempo.