Luoghi perduti: la leggendaria isola di Avalon.

L'ultimo sonno di Artù in Avalon (Burne Jones) fonte wikipedia
L'ultimo sonno di Artù in Avalon (Burne Jones) fonte wikipedia

La ragione è un’isola piccolissima nell’oceano dell’irrazionale.
(Immanuel Kant)

 

Isole immaginarie o isole perdute?

Esistono molte isole che conosciamo attraverso le narrazioni tramandate nei secoli. La conoscenza di queste isole si rafforza nel racconto di luoghi reali, come coste, montagne e mari esistenti. Poi la stessa si perde nell’immaginazione di altri di cui non abbiamo informazioni, niente che possa aiutarci nel dimostrare la loro esistenza.

Eppure i racconti sono lì, a volte più veri della realtà, con la forza dell’immaginazione che aiuta a creare luoghi meravigliosi, magari un po’ diversi per ognuno di noi, ma vivi nel nostro sentire.

Questo è il caso di Avalon, un’isola leggendaria, conosciuta perché fa parte del ciclo letterario legato al mito di re Artù.

Arnold Bocklin "l'isola dei morti" 1886
Arnold Bocklin “l’isola dei morti” 1886

I racconti la situano nella parte occidentale delle isole britanniche e il suo nome è legato alla fertilità della sua terra (in gallese significherebbe “isola delle mele”).

La mela, nella tradizione druidica, è un frutto strettamente connesso all’Altro Mondo, di cui Avalon è considerata appunto la sede.

Nella “Historia Regum Britanniae” di Goffredo di Monmouth troviamo Il primo documento scritto che ci parla di Avalon, dandole il significato di Isola delle Mele.

È considerata la traduzione più probabile, visto che in bretone e in cornico (dialetto della Cornovaglia) il termine usato per indicare mela è Aval, mentre in gallese è Afal, pronunciato aval.

Inoltre il concetto di una “isola dei beati”, posta nell’estremo occidente (il luogo del tramonto) è presente anche altrove nella mitologia indoeuropea, in particolare nel mito delle greche Esperidi (anche queste ultime famose per le loro mele).

Secondo alcune leggende (tratto dal poeta Robert de Boron), Avalon sarebbe il luogo visitato da Gesù e da Giuseppe di Arimatea.

Sarebbe secondo alcuni proprio il luogo dove Giuseppe di Arimatea, dopo aver raccolto il sangue di Cristo in una coppa di legno (la leggenda del Sacro Graal), si rifugiò, fondando anche la prima chiesa della Britannia.

Sarebbe anche il luogo in cui sarebbe sepolto re Artù, trasportato nell’isola su una barca guidata dalla sorellastra, la Fata Morgana. Secondo la leggenda, Artù riposerebbe sull’isola, in attesa di tornare nel mondo quando questo ne sentirà nuovamente il bisogno.

L’isola di Avalon veniva chiamata anche in Gallese “Ynys wydr” (cioè “isola di vetro”) per l’abbondanza di guado, pianta che sfuma sull’azzurro e che i guerrieri celti utilizzavano per tingersi la faccia per andare in battaglia.

Come dicevamo difficile la sua collocazione in un luogo reale. Per alcuni Avalon andrebbe identificata con Glastonbury (oggi piccola città nel Somerset inglese, situata 30 miglia a sud di Bristol).

Abbazia di Glastonbury fonte wikipedia
Abbazia di Glastonbury fonte wikipedia

Infatti a partire dagli inizi dell’XI secolo prese corpo la tradizione secondo cui Artù sarebbe sepolto nella Glastonbury Tor, che in passato era circondata dall’acqua, proprio come un’isola.

Durante il regno di Enrico II, secondo il cronista Giraldo Cambrense e altri, l’abate Enrico di Blois commissionò una ricerca, che, a una profondità di 5 metri, avrebbe portato alla luce un enorme tronco di quercia o una bara con un’iscrizione: “Qui giace sepolto l’inclito re Artù nell’isola di Avalon”.

I resti furono sotterrati di nuovo davanti all’altare maggiore, nell’abbazia di Glastonbury, con una grande cerimonia, a cui parteciparono anche re Edoardo I e la sua regina.

Il luogo divenne meta di pellegrinaggio fino al periodo della Riforma protestante. Comunque, la leggenda di Glastonbury è considerata falsa e veniva utilizzata come propaganda per favorire un pellegrinaggio e raccogliere denaro per la ricostruzione del monastero.

Secondo la maggior parte delle fonti, come Gervasio di Tilbury e Floriant et Florete, l’isola di Avalon sarebbe la Sicilia.

Per altri Avalon sarebbe da ubicare sul Monte di san Michele, in Cornovaglia, che si trova vicino ad altre località associate con le leggende arturiane. Questo monte è in realtà un’isola che si può raggiungere quando c’è bassa marea. La questione è confusa a causa di leggende simili e toponimi presenti in Bretagna.

Nella cultura moderna possiamo perderci nei tanti riferimenti in letteratura, musica, film e arte in genere che parlano del mito di Avalon.